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mercoledì 2 novembre 2011

Con "Puliamo il Mondo" a Pajeradi




Salutata da una serena giornata di sole, si è svolta nei giorni scorsi a Stefanaconi l’iniziativa ecologista “Puliamo il Mondo”, promossa da Legambiente e dalla Pro loco. 
Già rinviata per maltempo, la giornata dedicata alla salvaguardia dell’ambiente si è tenuta presso l’area della chiesetta di Pajeradi, poco fuori il centro abitato, coinvolgendo i ragazzi della quinta classe della scuola primaria e delle tre classi della secondaria di primo grado. Alla manifestazione, che si è avvalsa del patrocinio del comune di Stefanaconi, hanno preso parte il presidente provinciale di Legambiente, Franco Saragò, il sindaco di Stefanaconi, Saverio Franzè, la dirigente dell’Istituto comprensivo statale di Sant’Onofrio-Stefanaconi, Maria Eugenia Basile, il presidente della Pro loco di Stefanaconi, Stefano Mandarano, accompagnato da alcuni soci dell’associazione culturale. I ragazzi delle scuole, seguiti dai propri insegnanti, hanno provveduto ad effettuare una meticolosa pulizia dell’area nei dintorni della chiesetta, riuscendo ad accumulare in poco più di un’ora una considerevole quantità di spazzatura (tra cui alcuni rifiuti ingombranti) disseminata qua e là nei pressi del luogo sacro dedicato alla Madonna delle Grazie e tanto caro ai cittadini di Stefanaconi.
Un luogo simbolo scelto, non a caso, da Pro loco e Legambiente per accendere i riflettori sulla precaria condizione in cui da qualche tempo versa: inagibile a causa di cedimenti strutturali che fanno temere per la sua stabilità, la chiesa vede compromessa giorno dopo giorno la propria struttura sotto l’azione incessante degli agenti atmosferici, senza che si riesca a trovare una soluzione idonea alla sua salvaguardia. “Puliamo il Mondo” ha, quindi, avuto quest’anno la doppia valenza di sensibilizzare i ragazzi alla responsabilità ambientale e di richiamare l’attenzione sul degrado che interessa l’antica chiesetta, di fatto abbandonata al suo destino.
Dopo la pulizia dell’area, il breve saluto dei promotori. Questo il commento del presidente della Pro loco, Stefano Mandarano: «Mi complimento con i ragazzi che hanno fatto un bellissimo lavoro, con entusiasmo e partecipazione. L’ambiente rappresenta un patrimonio di tutti e come tale va rispettato. Mi auguro che iniziative come questa servano a diffondere le buone pratiche ambientali e a far capire a tutti quanto sia importante tenere comportamenti rispettosi della natura».
La dirigente Maria Eugenia Basile: «Si è trattato di una bellissima occasione per dare un contributo concreto alla tutela dell’ambiente che verrà approfondita nella giusta maniera dal punto di vista didattico. A questa giornata dedicheremo il primo articolo del giornalino plurilingue che stiamo predisponendo e l’educazione ambientale sarà oggetto di uno specifico progetto nel prossimo anno scolastico».
Il presidente provinciale di Legambiente, Franco Saragò: «“Puliamo il mondo” è un’iniziativa che si svolge in contemporanea in tutto il mondo e rappresenta un fatto importante, non solo per Legambiente, perché la questione non si può delegare solo agli enti pubblici, anche noi come cittadini e come amministratori locali abbiamo la responsabilità di mantenere l’ambiente pulito. Questo è un luogo importante per Stefanaconi e Sant’Onofrio verso il quale, tuttavia, c’è stata molta disattenzione. Bisogna riappropriarsi di questo posto meraviglioso, mantenerlo pulito e rivalutandolo. Chiediamo un impegno formale al sindaco affinché faccia quanto è nelle sue possibilità per far sì che questa chiesa possa essere restituita alla collettività».
Infine il sindaco di Stefanaconi, Saverio Franzè: «Ho raccolto con entusiasmo l’invito a sostenere quest’iniziativa in quanto mi ritengo sensibile all’argomento. Fin dal mio insediamento mi sono adoperato per la raccolta differenziata che, anche quando non è stata più finanziata, è proseguita con risorse comunali. C’è, indubbiamente, un’emergenza rifiuti dovuta soprattutto al fatto che le grandi discariche non sempre sono disponibili ad accettare tutti i rifiuti che provengono dai vari comuni. Dobbiamo partire dalla base e sono molto utili attività didattiche ed educative come questa, che sensibilizzano i giovani alle problematiche ambientali».

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